Emergenza caldo: prevenire le patologie da calore sul lavoro

Emergenza caldo: prevenire le patologie da calore sul lavoro

Nell’attuale emergenza caldo, affrontare adeguatamente il rischio microclimatico da calore e radiazioni solari è fondamentale per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Per farlo, è necessario conoscere le patologie da calore che possono insorgere e adottare adeguate misure preventive per minimizzare il rischio.

In accordo con il decreto-legge n. 98 del 28 luglio 2023, che richiede linee guida per tutelare la salute dei lavoratori esposti a condizioni climatiche avverse, la Regione Toscana ha recentemente aggiornato il documento “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dagli effetti del calore e della radiazione solare”.

Idratazione

Un primo focus riguarda la disidratazione, uno dei principali fattori che predispongono al rischio di insorgenza di patologie da calore. Quando diventa cronica può anche aumentare il rischio di patologie renali e influire negativamente sulle prestazioni lavorative e sulla produttività.

I principali fattori che favoriscono la disidratazione e le patologie da calore sono:

  • Alimentazione inadeguata o povera di liquidi;
  • Periodo di acclimatamento insufficiente, come accade se si lavora in ambienti a temperature molto diverse tra loro (ad es. passaggio da un ambiente climatizzato a uno esterno e viceversa);
  • Abbigliamento inadeguato (troppo pesante o non traspirante);
  • Ritmo e intensità di lavoro sostenuti;
  • Uso di farmaci per malattie croniche, come diuretici o anticoagulanti.

Per favorire l’idratazione e minimizzare questi fattori di rischio, è innanzitutto importante idratarsi con bevande fresche, limitare il consumo di caffè, seguire una sana alimentazione ed evitare bevande alcoliche. Essere ben idratati prima di iniziare a lavorare facilita il mantenimento dell’idratazione durante tutta la giornata. Per questo è consigliabile includere alimenti ricchi di liquidi nella colazione, come frutta, yogurt o the.

Gli stessi alimenti possono essere consumati, insieme all’acqua, anche durante i turni di lavoro. Sono da evitare invece le bevande energetiche, poiché l’alto contenuto di caffeina e zuccheri tende a disidratare l’organismo.

Accesso ad acqua e ombra

Di seguito, il documento sottolinea l’importanza di rendere disponibili e accessibili acqua e aree ombreggiate per le pause. I lavoratori dovrebbero essere incoraggiati a bere costantemente durante la giornata. Bere solo quando si ha sete può essere sufficiente nei giorni freschi, ma per mantenere un buon livello di idratazione durante un periodo di caldo estremo si raccomanda l’assunzione di un bicchiere d’acqua ogni mezz’ora.

Le misure specifiche raccomandate sono:

  • Identificare un’area dove sia accessibile il rifornimento di acqua potabile per ciascun lavoratore;
  • Rendere disponibile una quantità d’acqua sufficiente a coprire un fabbisogno di almeno 1 litro d’acqua ogni due ore per ogni lavoratore;
  • Fornire preferibilmente acqua fresca (15-18 °C);
  • Situare i distributori d’acqua in zone facilmente raggiungibili e in prossimità delle postazioni di lavoro;
  • Sensibilizzare i lavoratori alla necessità di idratarsi a inizio turno e mantenere un buon livello di assunzione di acqua durante tutta la giornata: astenersi dal bere per diverse ore, per poi consumare grandi quantità di acqua tutta in una volta non favorisce una buona idratazione dell’organismo;

Infine, assicurare la disponibilità di aree completamente ombreggiate o climatizzate per le pause e il raffreddamento è essenziale. Durante un’ondata di calore le pause dovrebbero essere brevi e frequenti, rigorosamente trascorse in ambienti protetti dal calore e dalle radiazioni solari.

L’incoraggiamento a fare molte pause non causa perdite di produttività: al contrario, il lavoro prolungato in ambienti caldi porta i dipendenti a lavorare più lentamente e in modo meno efficiente, oltre a esporli a un aumentato rischio di infortuni.

In un’epoca in cui le ondate di caldo estremo stanno diventando sempre più frequenti e intense, è essenziale adottare misure efficaci per proteggere i lavoratori dalle patologie da calore. Creare un ambiente di lavoro sicuro e che minimizzi i rischi microclimatici significa effettuare una corretta valutazione dei rischi, offrire una formazione adeguata e adattare l’ambiente di lavoro alle esigenze delle persone.

I consulenti ConsulGroup possono effettuare una completa analisi dei rischi microclimatici nella tua azienda, permettendoti di proteggere i tuoi dipendenti dai rischi legati al caldo e operare in conformità alle normative di legge, salvaguardando la produttività dell’impresa.

× How can I help you?