Sicurezza sul lavoro: quando scatta la sospensione dell’attività

sicurezza sul lavoro: quando scatta la sospensione dell'attività

La circolare INL n. 4 del 9 dicembre 2021 (decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146) chiarisce quali siano le violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro per le quali, in caso di accertamento ispettivo, sia prevista la sospensione dell’attività: 

  • Mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi

Ai fini della revoca del provvedimento di sospensione si dovrà esibire il DVR.

  • Mancata elaborazione del Piano di Emergenza ed evacuazione

Ai fini della revoca del provvedimento di sospensione si dovrà esibire il Piano.

  • Mancata formazione ed addestramento

Solo quando è prevista la partecipazione del lavoratore sia ai corsi di formazione sia all’addestramento (ad esempio: uso di attrezzature quali il carrello elevatore, uso di DPI di III categoria e DPI dell’udito, attività di montaggio/smontaggio ponteggi).

Oltre alla sospensione dell’attività, il lavoratore non potrà essere adibito alla specifica attività per cui è stata riscontrata la carenza formativa, fino a quando non sia stato completato il percorso di formazione e addestramento.

  • Mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile

Ai fini della revoca del provvedimento di sospensione si dovrà esibire la documentazione che dimostra la costituzione del suddetto servizio e la nomina del RSPP.

  • Mancata elaborazione piano operativo di sicurezza (POS)

Ai fini della revoca del provvedimento di sospensione si dovrà esibire il POS.

  • Omessa vigilanza in ordine alla rimozione o modifica dei dispositivi di sicurezza

La disposizione consente di adottare il provvedimento di sospensione in base alla sola circostanza che sia stato rimosso o modificato il dispositivo di sicurezza, senza che sia necessario accertare a quale soggetto sia addebitabile la rimozione o la modifica.

    • Mancata fornitura del dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall’alto
    • Mancanza di protezioni verso il vuoto
    • Mancata applicazione delle armature di sostegno
    • Lavori in prossimità di linee elettriche in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee 
    • Presenza di conduttori nudi in tensione in assenza di procedure di prevenzione idonee
    • Mancanza di protezione contro contatti diretti ed indiretti (impianto di terra, interruttori magnetotermico e differenziale)

In tutti i casi citati verrà valutata l’estensione dell’accertamento a tutti i profili di competenza e in particolare a quelli attinenti alla salute e sicurezza attivando, nei casi più gravi, anche nuovi controlli in collaborazione con le ASL/ATS.

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