Il decreto 116 del 3 settembre 2020 ha introdotto importanti modifiche circa la tracciabilità dei rifiuti e le sanzioni connesse.
Un anno dopo, in attesa dell’entrata in vigore dei provvedimenti, ne ricordiamo gli snodi principali:
- Obbligo di iscrizione al registro nazionale di tracciabilità dei rifiuti per i seguenti soggetti:
- Imprese/enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
- Imprese/enti che trasportano i propri rifiuti pericolosi ai sensi dell’art. 212 c. 8;
- Imprese/enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, artigianali e da operazioni di recupero/smaltimento con più di 10 dipendenti;
- Chi effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto rifiuti;
- Commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione.
Le modalità di organizzazione e le procedure d’iscrizione, nonché gli adempimenti e i canoni annuali sono in fase di definizione.
- Nel frattempo, continuano a valere le modalità cartacee di tracciabilità dei rifiuti (moduli previsti dal D.M. n.148/1998 e vidimati dalla camera di commercio), da conservare per tre anni (a tempo illimitato solo per le discariche).
- La comunicazione annuale del MUD (modello unico di dichiarazione ambientale) si mantiene per tutti i soggetti obbligati alla tenuta del registro di carico e scarico rifiuti.
Le sanzioni vanno da un minimo di 1.600 a un massimo di 30.000 euro e riguardano:
- Omessa o incompleta comunicazione del MUD annuale (anche per i soggetti responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati)
- Omessa o incompleta conservazione dei registri di carico e scarico
- Trasporto di rifiuti non pericolosi senza formulario o con formulario contenente dati incompleti o inesatti
- Mancata o incompleta comunicazione relativa al riciclaggio e recupero di imballaggi/rifiuti di imballaggi
- Mancata o irregolare iscrizione al nuovo sistema Rentri, nonché mancata o incompleta trasmissione dei dati nelle tempistiche e con le modalità richieste
Ricordiamo che le nuove regole entreranno in vigore con l’avvio del nuovo sistema Rentri, mentre le modifiche alle sanzioni sono già in essere.
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