L’aggiornamento del Decreto 81, il Testo Unico per la salute e la sicurezza sul lavoro, prevede anche l’implementazione dei provvedimenti di prevenzione e contrasto ai falsi attestati formativi rilasciati da alcune imprese.
La durata, i contenuti minimi e le modalità di erogazione per la formazione professionale sono definiti dall’accordo stato-regioni e precisamente normati.
Con le ultime modifiche al testo unico tale accordo sarà modificato ed andrà a definire anche il sistema dei controlli sulle attività formative erogate che riguarderanno sia i soggetti che erogano la formazione sia i destinatari della stessa.
Quest’ultima modifica vuole garantire il corretto svolgimento dell’attività formativa da parte di entrambe le parti, prevenendo il rilascio, da parte di alcuni soggetti formatori e/o di alcuni datori di lavoro, di attestati di avvenuta formazione non veritieri.
Il nuovo accordo stato-regioni faciliterà quindi verifiche e controlli da parte di enti come INL e ASL/ATS, incaricati di controllare che la normativa di riferimento sia rispettata e applicata. In caso contrario, gli erogatori saranno segnalati per inadempienza e, nel caso dei datori di lavoro che eroghino falsi attestati di formazione, scatteranno anche sanzioni.
Il provvedimento nasce in seguito a numerosi casi di rilascio di attestati falsi e all’aumento, in alcune parti d’Italia, del numero di infortuni dovuti alla mancata preparazione dei lavoratori addetti a mansioni ad alto rischio.
La formazione teorica e pratica sulla gestione dei rischi, sull’utilizzo corretto di attrezzature e dispositivi di protezione e in generale quella relativa alla salute e alla sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo di legge, ma anche l’unico modo sicuro per lavorare serenamente scongiurando infortuni.