Come stabilito dal Garante per la Privacy italiano, l’utilizzo di Google Analytics sui siti di imprese e pubbliche amministrazioni non è più consentito. La vicenda è in corso di definizione.
Strumento di analisi dei dati e del traffico utenti diffusissimo tra le imprese italiane (così come tra numerosi siti di ministeri e pubbliche amministrazioni), Google Analytics è stato dichiarato non conforme ai moderni standard privacy.
Secondo le comunicazioni del Garante, sarebbero fuori norma non solo le imprese che utilizzano oggi Google Analytics sui propri siti web, ma anche quelle che l’hanno utilizzato in passato, commettendo di fatto una violazione della privacy degli utenti. Le possibili sanzioni non sono ancora state definite chiaramente.
Stop all’utilizzo dello strumento Google, quindi, pur senza una chiara alternativa o soluzione: è già stato chiarito che non sarà sufficiente passare alla versione successiva di Analytics, perché il problema del trasferimento dati negli USA non sarà risolto. Non sufficiente, inoltre, neanche troncare l’indirizzo IP degli utenti rendendoli di fatto anonimi e non rintracciabili, come peraltro fanno ancora alcuni ministeri.
Solo il Garante francese ha ipotizzato una possibile risoluzione nell’utilizzo di alcuni strumenti alternativi a Google, ma senza ancora ottenere alcuna autorizzazione o conferma.
Rimangono numerosissimi i siti web che segnalano ancora la presenza dello strumento di analisi e che aspettano la risoluzione della vicenda per poter prendere provvedimenti.
Rimaniamo quindi in attesa di ulteriori sviluppi.